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Dantedì – Giornata dedicata a Dante Alighieri – «E quindi uscimmo a riveder le stelle», Inferno, Canto XXXIV, 139

Oggi si celebra per la prima volta il Dantedì, la giornata dedicata a Dante Alighieri recentemente istituita dal Governo, poiché gli studiosi hanno individuato il 25 marzo come l’inizio del viaggio ultraterreno della Divina Commedia.

Per l’occasione il MiBACT invita tutti, alle ore 12.00, a leggere Dante e a riscoprire i versi della Commedia. Inoltre, le celebrazioni proseguiranno tutta la giornata sui social con pillole, letture in streaming, performance dedicate a Dante, il tutto accompagnato dagli hastag #Dantedì e #IoleggoDante.

Noi vogliamo suggerirvi 10 buoni motivi per leggere Dante e la sua Commedia.

  1. Dante Alighieri è uno degli scrittori più influenti e geniali della storia.
  2. Gli scritti di Dante – Divina Commedia in primis – sono classici della letteratura mondiale.
  3. Dante è padre: della nostra lingua, della nostra letteratura, del nostro pensiero occidentale. La Divina Commedia è ricca di parole entrate a far parte della lingua italiana moderna. Neologismi ed espressioni, nati settecento anni fa e che ancora oggi usiamo, coniati da Dante – ‘stare freschi’, ‘il bel Paese’ (riferendosi all’Italia) – suscitano sorpresa e ammirazione.
  4. Dante è importante perché l’utilizzo che fa delle parole ci fa capire quanto la lingua possa essere uno strumento di creazione fondamentale anche ai nostri giorni.
  5. Dante è una fonte ineguagliabile di conoscenza e di umanità che non può essere accantonata.
  6. Le parole di Dante offrono ai lettori di ieri e di oggi delle riflessioni senza tempo sulla politica, sulla morale, sulla religione, sulla società.
  7. Dante è attuale perché è eterno, è fuori dal tempo, fuori da quelli che sono i costumi degli uomini che si modificano negli anni: a lui interessa l’essenza dell’uomo che è sempre la stessa, non muta. Ed è questa la ragione per cui anche l’uomo di oggi può trovare in Dante e nei suoi scritti risposta alle grandi domande della vita e alle fondamentali istanze umane: l’amore, l’odio, il dolore, la paura della morte, la fede.
  8. Dante è un poeta moderno: ha contribuito decisamente a delineare l’immagine del Purgatorio e del Paradiso così come li pensiamo oggi, ci offre delle pregnanti considerazioni sul dramma e sul riscatto dell’esistenza umana.
  9. Dante nelle sue opere – la Divina Commedia su tutte – parla di noi, in molti modi inaspettati: lo smarrimento, il senso di colpa, il viaggio, il pentimento, la redenzione, la felicità raggiunta.
  10. Dante ci esorta a essere uomini, a vivere da uomini usando la ragione come capacità di riflettere su noi stessi, di conoscerci ed esserne consapevoli.

È questa una capacità che si acquisisce dopo tutto un cammino e un duro lavoro su di sé per vedere il male che alberga nel proprio cuore e nella propria mente e per riconoscere l’elemento divino nella propria anima. Per essere veramente felici è necessario prendere coscienza della propria libertà e della propria sostanziale identità con Dio.

In un momento particolarmente difficile come quello che stiamo vivendo in questi giorni in Italia pensiamo a Dante, un uomo che ha cercato di vivere la sua esistenza intensamente e che dopo aver faticosamente attraversato la «natural burella» ha esclamato «E quindi uscimmo a riveder le stelle»: un presagio del nuovo cammino di luce e di speranza dopo le tenebre.

E qual è il “vostro buon motivo” per leggere Dante?

Condividetelo con noi!

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