Sì, miei cari maturandi mozzagrognesi, domani inizierà la vostra prova di maturità. Essa è il naturale approdo degli ultimi cinque anni di scuola, senza per questo dimenticare quello che le maestre e i maestri delle elementari e i professori e le professoresse delle medie hanno fatto per voi e con voi.
Ed è forse per questo che l’esperienza che vi apprestate ad affrontare ha un qualcosa di speciale che vi terrete dentro per tutta la vita.
L’esame di maturità è come il primo bacio: non si scorda mai. Fra qualche anno – sono sicuro – lo ricorderete come un rito di passaggio tra ansie, studiate, feste memorabili e insegnamenti che durano una vita.
Oggi, però, posso immaginare che a prevalere sia l’ansia… Voglio darvi un consiglio: mantenete il più possibile la calma! Solo uno stato d’animo sereno e la concentrazione vi permetteranno di dare il meglio!
E, ricordate: il voto con cui uscirete da questi cinque anni non avrà poi così valore. Conta la persona che siete diventati e cosa avete imparato. Ciò che porterete con voi.
Avete sicuramente imparato che non basta applicarsi per raggiungere degli obiettivi, a volte, le cose non si capiscono e bisogna accettare di non avere il controllo su tutto. La tenacia, invece, quella resta.
Avete certamente imparato che ognuno di noi ha un bagaglio a mano, una storia che si porta dietro più o meno pesante: bisogna conoscerla ma anche saperla superare con coraggio. La voglia di combattere per le cose giuste è ciò che vi indicherà la strada e vale più di mille risultati.
Avete imparato che potete e dovete aspirare nell’esistenza ad avere un posto, non importa quale, conta, invece, il modo in cui ci sarete arrivati. Nessuna scorciatoia o furbizia!
Avete imparato che la fatica è parte della bellezza, e quando uscirete per l’ultima volta dal portone della scuola, saprete che la felicità che proverete non potrà essere scissa da tutta la fatica che avete fatto per arrivare fino a lì.
Avete certamente capito che la scuola la fanno le persone, ciò che vi rimarrà non saranno i compiti e le interrogazioni, ma le parole di quel professore che vi avrà sicuramente raccomandato di guardare sempre lontano.
Guardate lontano! Oltre quel portone, oltre l’oggi, oltre ciò che gli altri penseranno di voi, oltre le delusioni, oltre gli errori commessi, perché vi capiterà di fare scelte sbagliate nella vita e la differenza starà solo nel modo con cui saprete farci i conti.
Oltre quel portone, quell’oggi, questa maturità ci siete voi, le vostre aspirazioni, la vostra voglia di stare bene e di essere ragazze e ragazzi liberi e felici.
Mantenete il vostro sguardo dritto verso gli obiettivi che vi siete proposti. L’oggi non vale più di ieri e non varrà più di domani. Sarà la conta dei giorni, l’attenzione agli altri, il rispetto per voi stessi a fare della vostra vita qualcosa di prezioso.
Dopo la Maturità le strade di tutti voi si divideranno, e non per questo si disperderanno, ma il rito dell’esame di Stato è un passaggio che vi permette di entrare nel mondo degli adulti. Altri esami dovrete sostenere, che sono gli esami della vita, della convivenza sociale, del lavoro. Ma questo è l’esame, questa è la prova di maturità: perché dopo questa esperienza vi sentirete tutti un po’ più grandi con in testa l’idea della vostra vita.
E, ricordate le parole di Roosevelt: «Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni».
In bocca al lupo, ragazzi! Ad maiora semper!

Il Sindaco Avv. Domenico Cianfrone e l’amministrazione comunale tutta

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